Scopo: Lo scopo dello studio è di verificare se l'applicabilità della classificazione funzionale può essere utile e può apportare miglioramenti in una realtà ospedaliera. Metodi: E' stata condotta una revisione della letteratura. Sono stati analizzati alcuni documenti della realtà di riferimento (Usl Umbria 1, Presidio Ospedaliero Città di Castello) come il bando di gara sulle medicazioni, le linee guida sull'utilizzo delle medicazioni nel trattamento delle lesioni da pressione e l'inventario dei prodotti disponibili nell'Unità Operativa di Medicina. Questi documenti sono stati messi in relazione con la classificazione funzionale. Sono state condotte delle interviste a clinici esperti. Risultati: Questa ricerca ha mostrato che lo stato attuale non è ideale, ci sono gap nei prodotti e non si ha una copertura per tutte le caratteristiche delle ferite; i percorsi che ruotano attorno alla medicazione non sono omogenei. Lo studio ha mostrato che la classificazione funzionale delle medicazioni è poco conosciuta nella realtà studiata. Conclusioni: C'è una presa di coscienza che la realtà è cambiata molto ma non c'è una soluzione concreta e univoca per far fronte a questa realtà in cui i prodotti disponibili nel mercato si sono moltiplicati, perciò è stato molto interessante discutere della classificazione funzionale come proposta per l'utilizzo nella realtà. I risultati ottenuti da tale studio hanno evidenziato alcuni aspetti dove si potrebbe agire: avere un approccio metodico per la valutazione e la scelta dei prodotti sia nella fase di acquisto che di utilizzo, agire sulla formazione degli operatori sanitari, avere un approccio multidisciplinare nelle procedure di gara e nella gestione del paziente con lesioni cutanee, per garantire l'appropriatezza di utilizzo delle medicazioni avanzate.