Congenital duplication of the inferior vena cava is frequently associated with other vascular anomalies of its venous tributaries. Awareness of such occurrence facilitates laparoscopic surgery and avoids inadvertent vascular injuries.An adrenal mass of increasing size was discovered in a 39 years old lady previously submitted to restorative proctocolectomy for Familial Polyposis Coli. Since the first preoperative work up, Computerized Tomography showed a duplicated inferior vena cava as well as other visceral and vascular anomalies. During laparoscopic adrenalectomy a double adrenal vein was discovered: the first one draining normally into the vena cava and the second one into the righ renal vein. Both of them were clipped and divided and surgical outcome was succesful.The progress in cross-sectional imaging made easily recognisable congenital anomalies of the inferior vena cava in patients otherwise asymptomatic. Its occurrence has been evaluated through previous reports on venous anomalies during adrenal and renal surgery as well as through angiographic studies. Knowledge of these anomalies is very important for interventional radiologists, urologists and for general surgeons. However when facing adrenal surgery the operator should be aware that a double vein can be found in up to 10% of the cases and such occurrence is more predictable in case of pheochromocytoma and of large adrenal mass. Surgeons should rely both on preoperative dignostic imaging and careful dissection through laparoscopic magnified view to avoid harmful bleeding complications.L’eventualità di un’emorragia intraoperatoria è la complicanza più temuta nel corso di una surrenectomia laparoscopica. Tale rischio diventa ancora più importante nel caso in cui siano presenti anomalie anatomiche rappresentate da duplicità della Vena Cava Inferiore (VCI) e da anomali confluenze delle vene surrenali. Tale riscontro, osservato nel caso descritto, ha fornito lo spunto per uno studio sull’incidenza di dette anomalie e sulle metodiche utili a prevenire la complicanza emorragica. Una donna di 39 anni è giunta alla nostra osservazione a causa di una neoformazione non funzionante del surrene destro andata incontro ad un lento ma progressivo accrescimento volumetrico. Tale neoformazione era stata riconosciuta a distanza di tempo nel corso di controlli clinici e strumentali praticati per una Poliposi Familiare del Colon, sottoposta in altra sede a Proctocolectomia Restorativa circa 8 anni prima. Già in quell’epoca era stata documentata una duplicità congenita della VCI associata ad altre anomalie vascolari e viscerali. Nel corso della surrenectomia laparoscopica, dopo aver clippato e sezionato la vena surrenalica alla sua confluenza cavale, è stata riconosciuta una seconda vena con sbocco nella vena renale destra; anch’essa trattata in modo analogo e con esito favorevole. La presenza di una duplice VCI, pur essendo un reperto piuttosto raro, è divenuta di più frequente riscontro con la diffusione di tecniche di diagnostica per immagini sempre più elaborate, in particolare l’AngioTC. La presenza di tali anomalie può rendere problematiche alcune manovre di radiologia interventistica quali il posizionamento di un filtro cavale o il cateterismo selettivo di una vena surrenalica. È però in ambito chirurgico che la duplicità della VCI può causare i maggiori inconvenienti, rappresentati da un possibile danno vascolare. La maggior parte degli Autori ritiene in proposito indispensabile un valido studio per immagini preoperatorio quale strumento atto a prevenire tali lesioni. Nell’esperienza personale lo studio preoperatorio, pur confermando l’anomalia della VCI non aveva consentito il riconoscimento della doppia vena surrenalica. I dati della letteratura riportano la presenza tale anomalia fino al 10% dei casi, soprattutto in caso di feocromocitoma e di masse surrenali di maggiori dimensioni. La diagnostica per immagini preoperatoria pur importante, deve affiancarsi a una scrupolosa dissezione chirurgica, quest’ultima è resa possibile grazie all’eccellente visione fornita dalle immagini laparoscopiche e al più facile riconoscimento dell’anatomia venosa.