L’approccio di Nino Rota alla composizione è stato spesso descritto come un atto apparentemente inconsapevole, dettato da un’ispirazione innata e quasi soprannaturale. Tale concezione trae origine da dichiarazioni rilasciate dallo stesso compositore e da Federico Fellini, poi frequentemente riprese in maniera acritica dalla bibliografia sull’autore. Il presente contributo analizza invece le fonti d’archivio conservate presso il fondo personale del compositore al fine di ricostruire su base documentaria il processo creativo di Nino Rota, con un focus specifico sulla musica per film. La ricerca è incentrata sulle 113 pellicole musicate da Rota tra il 1933 e il 1959 compresi, un periodo cruciale per la maturazione della sua scrittura per il cinema. In particolare, lo studio delle annotazioni verbali ha messo in luce una forte consapevolezza da parte dell’autore delle peculiarità della musica per film, del ruolo da essa svolta nella narrazione cinematografica e delle possibili interazioni con le altre componenti del sistema audiovisivo.
Philomusica on-line, Vol 21, N° 1 (2022): Prima della Dolce Vita. Nino Rota e il popolare tra cinema, radio e canzoni