A seguito della diffusione anche all'interno delle università del modello gestionale promosso dal New public management, settori fino ad allora dotati di una particolare protezione, come quello accademico, si sono progressivamente visti sottoposti a nuovi controlli e vincoli, che hanno progressivamente assunto la forma di rilevazioni quantitative, con un ruolo crescente delle metriche citazionali. Questi processi di valutazione hanno suscitato diverse e importanti prese di posizione critiche sul piano internazionale. Se è vero che, secondo la "legge" di Goodhart "quando una misura diviene un obiettivo smette di essere una buona misura", ancora più significativo è rilevare che quando una misura diviene un obiettivo, il misurato smette di essere quello che era prima. La misurazione quantitativa delle performance accademiche ha innescato infatti forme di gaming tali da alterare il gioco stesso della ricerca scientifica, dei suoi scopi e delle forme della sua condivisione. Nell'articolo svolgeremo un confronto tra le forme della mutazione e le narrative che le accompagnano per vedere fino a quale punto siamo legittimati oggi a parlare della trasformazione della ricerca scientifica in ricerca scientifica strategica. [ABSTRACT FROM AUTHOR]