Scopo: M.F. F. di anni 63, present ava deiscenza di ferita chirurgica inguinale sinistra inesiti di intervento di rivascolarizzazione dell'arto inferiore sinistro per ischemia acuta. Recente shock anafilattico con arresto cardio-circolatorio da infusione di mezzo di contrasto durante esecuzione di TC con secondaria ischemia acuta dell'arto inferiore sinistro sottoposta a rivascolarizzazione (Fogarty + TEA +patch femorale) ed occlusione di fistola artero-venosa avambraccio destro sottoposta a disostruzione con Fogarty. Insufficienza renale terminale secondaria a nefropatia da reflusso inveterata per stenosi uretrale in emodialisi trisettimanale. Recente intervento di esclusione endovascolare (EVAR) di aneurisma dell'aorta addominale sottorenale. Esiti di intervento di esclusione endovascolare (T-EVAR) di ulcera aortica penetrante al passaggio toraco-addominale. Pregresso NSTEMI sottoposto a PTCA + BMS su Cdx. Il paziente presentava deiscenza di ferita chirurgica a livello inguinale sinistro di cm 10.5 x 8.5 con profondità di 6 cm. Il fondo lesionale presentava tessuto adiposo e tessuto di granulazione. L'essudato era presente in quantità abbondante, di tipo sieroso non maleodorante. La zona perilesionale si presentava umida e macerata. Metodi: Si decide di posizionare pressione topica negativa mantenendo una pressione subatmosferica di -80 mmHg (pz scoagulato, lesione in prossimità di vasi). Sono stati effettuati 3 cambi settimanali. Totale giorni di terapia 21. Risultati: Al termine la lesione misurava 4,5 cm x 4,8 cm, il fondo era completamente ricoperto da tessuto di granulazione. Il paziente è stato dimesso con medicazione in schiuma di poliuretano ed accesso bisettimanale ambulatoriale. La lesione è stata portata a remissione in 55 giorni. Conclusioni: Anche lesioni estremamente complesse si giovano della terapia con pressione negative.