Il dibattito e gli studi sul Land Grab hanno permesso di dare visibilità ad una dinamica politica preoccupante seppur antica, che ha assunto nuove forme, tecniche e intensità nel contesto contemporaneo; ma l’attenzione isolata alla terra porta con sé però anche il rischio di rendere “invisibili” le forme complesse e diversificate di accaparramento e dispossessione, che sono interdipendenti e relazionate alla terra. Vorrei qui problematizzare la nozione di Land Grab proprio per rendere esplicite le molteplici catene di dipendenze che l’acquisto o il controllo della terra, in modo delocalizzato da parte di stati nazionali ed imprese multinazionali, causano e rimangono nascoste spesso nei dibattiti attuali: l’appropriazione della terra è spesso un furto d’acqua, è leva per il controllo di manodopera a basso costo, è una nuova ed esogena disciplina delle risorse simboliche e materiali nelle produzione agricola.