La figura del padre, nelle famiglie che si confrontano con la disabilità di un figlio piccolo, è di recentissima trattazione; e, in particolar modo, nell'ambito della Pedagogia speciale, lo studio sull'apporto (educativo) paterno si presenta ancora come un ambito poco esplorato. Tuttavia, quando i padri assumono con responsabilità il proprio ruolo, i benefici sono molteplici, con importanti ricadute anche sul piano socio-emotivo e affettivo dei bambini e degli adolescenti. Uno dei presupposti più condivisi nella letteratura di settore è che il bambino sviluppa delle relazioni significative con una pluralità di figure di riferimento come la madre e il padre, ma anche i nonni, gli educatori del nido d’infanzia e, più in generale, con l’ambiente sociale intorno a lui che include una rete sociale complessa.