I metodi "alternativi" sono sostituiti dai Nuovi Approcci Metodologici (NAMs). Infatti, mentre in passato si cercavano metodi in vitro che fossero in grado di darci le stesse informazioni ottenute con animali, oggi si vuole cambiare completamente l'approccio concentrandosi sui reali meccanismi con cui le sostanze chimiche esercitano una eventuale azione tossica sull'organismo umano attraverso sistemi integrati complessi basati su organoidi umani e tessuti umani ricostituiti. Nonostante ci sia consenso unanime nel riconoscere nei NAMs il futuro della tossicologia, la loro applicazione in ambito regolatorio risulta ancora abbastanza complessa. Il regolamento REACH è stato il primo a inserire ufficialmente la possibilità di usare metodi non convenzionali per la caratterizzazione tossicologica delle sostanze. L'allegato XI, descrive come adattare studi diversi per rispondere alle varie richieste descritte negli altri allegati che richiedono test tradizionali in vivo. Inoltre, il REACH ha stabilito che per le valutazione di irritazioni occhi o pelle, e della sensibilizzazione cutanea i metodi in vitro validati debbano essere obbligatoriamente utilizzati prima di effettuare qualunque test in vivo. A parte questo contributo importante, il REACH resta un regolamento che richiede numerosi test su animali. Sono stati contati 4.2 milioni di animali utilizzati unicamente per le valutazioni di tossicità a dosi ripetute, tossicità della riproduzione e dello sviluppo, e questo nonostante i numerosi limiti dei test in vivo che spesso non sono in grado di evidenziare particolari problemi alla salute umana. Quindi è di fondamentale importanza cambiare ed aprirsi a nuove tecnologie anche per ottenere una maggiore salvaguardia dell'uomo e dell'ambiente. [ABSTRACT FROM AUTHOR]